Piazza Benedetto Cairoli, 13
Asiago
0424 600255
Dopo il successo al Mart di Rovereto, la mostra "Il grido e il canto" arriva al Museo Le Carceri di Asiago, dove, nella città natale di Paganin, assume una risonanza ancora più profonda.
Per Giovanni Paganin (Asiago, 1913 – Milano, 1997), il corpo è il campo di una battaglia solitaria: le sue figure emergono dalla materia come gridi pietrificati, rifiutando ogni concessione al decorativo per abbracciare solo l’essenziale. La carne si fa simulacro—non più rappresentazione, ma presenza. Un viaggio nel dolore dell’esistenza, reso eterno da una nudità fuori dal tempo.
All’opposto, Ilario Fioravanti (Cesena, 1922 – Savignano sul Rubicone, 2012) fa del corpo un palcoscenico della storia, teatro delle contraddizioni umane. Le sue figure indossano maschere che non celano, ma svelano: l’ironia diventa strumento di conoscenza, mai di fuga.
Entrambi credono che scolpire significhi ancora plasmare il corpo. Ma quale? Quello assoluto di Paganin o quello storicizzato di Fioravanti? Il corpo che sfida il tempo o quello che lo abita? Non c’è una risposta, solo la necessità di continuare a interrogarsi.
Info e prenotazioni
Orari
6 luglio – 14 settembre 2025: tutti i giorni 10.00-12.30 / 15.30-19.00*
15 settembre – 19 dicembre 2025: sabato, domenica e festivi 10.00-12.30 / 15.30-18.30
20 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026: tutti i giorni 10.00-12.30 / 15.30-18.30
7 gennaio – 22 febbraio 2026**: sabato, domenica e festivi 10.00-12.30 / 15.30-18.30