Asparago Bianco di Bassano Dop

Scegliere di assaporare l’Asparago bianco Dop di Bassano e soprattutto di consumarlo “ alla bassanese”, dunque accompagnato solo da uova sode, sale, pepe ed olio (meglio se della Dop del Grappa) significa mettersi nelle condizioni di scoprire questo eccezionale prodotto quando dà il meglio di sé. Perché, di fronte a centinaia e centinaia di varianti in cucina, è così che si riesce ad educare il palato a rilevare le tanti componenti di sapore di questo turione, anche riconoscendone le differenze organolettica a seconda del momento della raccolta che inizia ad aprile per concludersi categoricamente il 13 giugno, festa di S. Antonio.

C’è poi un motivo in più per scegliere la tradizione: quel rito magico che consiste nello sminuzzare l’uovo con la forchetta, dosare con grande rigore l’olio e la macina del sale, aggiungere con occhio vigile quel tanto di pepe nero e poi tuffarvi, un po’ alla volta, l’asparago, scoprendo anche perché quello di Bassano lo chiamano “mangiami tutto”. Per i più pigri, o quelli poco avvezzi al piatto, non c’è comunque da preoccuparsi, troveranno nel ristoratore di turno l’esperto a cui affidarsi con fiducia per compiere l’intera operazione e a cui chiedere anche un consiglio su tutti gli altri piatti a base di asparago preparati in stagione: dal risotto agli asparagi fritti, da quelli alla brace alla frittate e ai tortini.

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