BUONE TAVOLE DEI BERICI: AL VIA LA NUOVA RASSEGNA GASTRONOMICA

venerdì 24 maggio 2019

Un'immagine della conferenza stampa di presentazione della rassegna, Un'immagine della conferenza stampa di presentazione della rassegna

Un titolo complesso, misterioso e un po’ esoterico, ma decisamente programmatico. Un titolo che conduce ad un percorso che pone la cucina veneta come protagonista di un crocevia di mondi, di gusti e di usanze, che riportano sulla tavola sapori, profumi e modelli di civiltà antiche che nel tempo hanno interagito e convissuto con la società veneta. “Orizzonti Berici: tra cibo, contaminazioni, storia e immortalità dell’anima.” è il titolo della nuova rassegna delle Buone Tavole dei Berici con la quale descrivere e proporre questi intrecci, così peculiari e così importanti per l’evoluzione della cucina veneta, la quale, come poche, non solo ha subito contaminazioni esterne dai principali popoli dell’era moderna, ma al contempo scandisce i suoi periodi gastronomici, legandoli ad avvenimenti storici o religiosi.

Per capirsi, basta pensare al Rinascimento e a Venezia come Porta d’Oriente, che, oltre alle spezie, lascia spazio a sistemi di cottura come la frittura o lo spiedo. Senza contare la cucina Kosher, che dal tardo ‘300 si inserisce sia a Venezia che in terraferma, dando vita a piatti che poi sono entrati nell’uso comune: salsa verde per i bolliti o la ricetta invernale delle sarde in saôr.

Questi i temi forti della prossima rassegna enogastronomica che vengono messi sul piatto (è il caso di dirlo) da Roberto Berno di ”Antica Trattoria Al Sole, Monica Gianesin della “Trattoria Albergo Isetta”, Giuseppe Zamboni della “Trattoria Zamboni”, Renato Rizzardi de “La Locanda di Piero”, Davide Pauletto de “Le Vescovane”. La rassegna è stata presentata ufficialmente giovedì 23 maggio nella sede di Confcommercio Vicenza e la prima serata è fissata per 6 giugno alla Locanda di Piero, con il titolo "La leggenda della porta d’Oriente: il riso, le spezie e l’influenza orientale in Veneto nelle preparazioni e nelle cotture". Il focus, in questo caso, è sul riso, elemento portante di moltissime preparazioni; le spezie usate per insaporire ma anche per conservare; il fritto, le cotture lente e l’agrodolce.

Tutte le serate tematiche saranno declinate secondo la formula messa in atto la scorsa edizione sotto l’attenta regia dell’enogastronomo Giovanni Veronese. Verrà creato un percorso di gusto – non chiamiamolo menu – nel quale i vari piatti preparati dagli chef saranno presentati agli ospiti in versione finger food, mentre i ristoratori saranno a disposizione dei presenti per domande, impressioni o commenti. Ogni incontro enogastronomico sarà dedicato ad approfondire un diverso lato di quello che è il filo conduttore della rassegna.

I temi delle serate:

Giovedì 6 Giugno 2019
La leggenda della porta d’Oriente: il riso, le spezie e l’influenza orientale in Veneto nelle preparazioni e nelle cotture.
Il riso elemento portante di moltissime preparazioni, le spezie usate per insaporire ma anche per conservare, il fritto, le cotture lente e l’agrodolce.

Giovedì 26 Settembre 2019
La cucina del Sior Carlo Goldoni: spunti e riflessioni gastronomiche attraverso la ricreazione dei piatti delle commedie di Goldoni.
La cucina, in un secolo di profonde trasformazioni della gastronomia veneta, declinata da colui che fu nei fatti il primo vero gastronomo, ambasciatore della “malefica truffola”.

Giovedì 21 Novembre 2019
Dall’uovo alla piuma: la sostenibile volontà di interpretare la cucina territoriale della cacciagione e dell’aia.
L’uovo elemento strutturale di molti piatti e di molte preparazioni che coprono tutta la progressione di un pasto, la piuma intesa non solo come carne ma anche come “frattaglie nobili”, l’esempio più classico e trasversale è il fegato.

Giovedì 6 Febbraio 2020
Sua maestà il bollito: la cronaca storica di un rito antico rivisitata ai tempi nostri.
I tagli del bollito, le salse, tra le quali la salsa verde di derivazione ebraica, la salmistratura.
Le variabili venete come la pearà veronese, la differenza tra musetto e cotechino.

Giovedì 26 Marzo 2020
Per “quindexe giorni se magna saòr”: la laguna come ecosistema autosufficiente e ricco. Il pesce “povero” declinato nelle sue numerose trasformazioni nel piatto.
Il pesce è un elemento molto presente dai lidi lagunari alla terraferma veneta, le cotture e le preparazioni sono molte e subiscono un’importante influenza da quello che nei secoli scorsi era conosciuto come Stato da Mar ovvero l’Istria, la Dalmazia e il Levante.

Tutte le date del programma sono consultabili nella sezione eventi.


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